#VolontariFacciamoLaDifferenza

"È la mancanza di dialogo che ci impedisce di arricchirci"

M. Schiavotto

La vita pubblica è una cosa nostra: è questo che ci piace comunicarvi oggi dopo un bell’incontro al Liceo Quadri con Agnese Moro. Non è facile trasmettere il grande carisma di suo padre Aldo, le cose che lei conserva nel cuore, un grande esempio di vita … Possiamo però affermare che abbiamo bisogno di spazi “nostri” per valorizzare un impegno per la società che sia vissuto insieme, che parta dal basso.

I nostri giovani si interrogano anche rispetto ai modelli di vita che oggi comunichiamo, al senso che diamo alle cose, alla situazione di incertezza, a quanto hanno vissuto durante la pandemia, alle preoccupazioni rispetto a questa emergenza ucraina, una guerra che si sente.

I giovani valgono, vanno coinvolti, si interrogano, chiedono… devono avere la nostra fiducia per poter fare… il mondo nel prossimo futuro apparterrà a loro. A 16 anni qualcuno ci dice che si sente di non valere per  noi adulti, di non essere considerato, anche dalla politica, e per questo i giovani non la vivono… ma vogliono sapere e conoscere. La forza del dialogo tra generazioni dovrebbe stimolarci ad un confronto e non ad un monologo tra “adulti”.

"È la mancanza di dialogo che ci impedisce di arricchirci"

M. Schiavotto

La vita pubblica è una cosa nostra: è questo che ci piace comunicarvi oggi dopo un bell’incontro al Liceo Quadri con Agnese Moro. Non è facile trasmettere il grande carisma di suo padre Aldo, le cose che lei conserva nel cuore, un grande esempio di vita … Possiamo però affermare che abbiamo bisogno di spazi “nostri” per valorizzare un impegno per la società che sia vissuto insieme, che parta dal basso.

I nostri giovani si interrogano anche rispetto ai modelli di vita che oggi comunichiamo, al senso che diamo alle cose, alla situazione di incertezza, a quanto hanno vissuto durante la pandemia, alle preoccupazioni rispetto a questa emergenza ucraina, una guerra che si sente.

I giovani valgono, vanno coinvolti, si interrogano, chiedono… devono avere la nostra fiducia per poter fare… il mondo nel prossimo futuro apparterrà a loro. A 16 anni qualcuno ci dice che si sente di non valere per  noi adulti, di non essere considerato, anche dalla politica, e per questo i giovani non la vivono… ma vogliono sapere e conoscere. La forza del dialogo tra generazioni dovrebbe stimolarci ad un confronto e non ad un monologo tra “adulti”.

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.”

Antoine De Saint-Exupery

Questa settimana torniamo all’accoglienza dei tanti ucraini qui nella nostra provincia, ormai se ne contano più di duemila, ma potrebbero essere di più. Mamme e bambini che ci chiedono di essere accolti. Arrivano stremati dal viaggio e se posi la tua mano sul loro cuore lo senti palpitare forte forte. È una strana sensazione, è un prendersi cura in modo diverso, con attenzione diversa, perché non è solo aprire la porta di casa nostra: è aprire il cuore, ascoltare, lasciarsi coinvolgere. Sono esperienze che ti rimangono per sempre dentro, che faranno parte della tua vita, che toccano il tuo io bambino. Sì! Siamo stati bambini una volta e ce lo ricordiamo.

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.”

Antoine De Saint-Exupery

Questa settimana torniamo all’accoglienza dei tanti ucraini qui nella nostra provincia, ormai se ne contano più di duemila, ma potrebbero essere di più. Mamme e bambini che ci chiedono di essere accolti. Arrivano stremati dal viaggio e se posi la tua mano sul loro cuore lo senti palpitare forte forte. È una strana sensazione, è un prendersi cura in modo diverso, con attenzione diversa, perché non è solo aprire la porta di casa nostra: è aprire il cuore, ascoltare, lasciarsi coinvolgere. Sono esperienze che ti rimangono per sempre dentro, che faranno parte della tua vita, che toccano il tuo io bambino. Sì! Siamo stati bambini una volta e ce lo ricordiamo.

#VolontariFacciamoLaDifferenza "L’umanità deve mettere fine alla guerra, o la guerra metterà fine all’umanità John Fitzgerald Kennedy

Emozione è stringere la mano di un bambino e di una bambina e con loro camminare per raggiungere l’entrata dell’Hub di Asiago, loro parlavano e cercavano il mio sguardo. Ho pronunciato la parola Ucraina e mi hanno sorriso. È difficile potervi raccontare cosa stanno vivendo queste persone, posso solo dirvi che con le lacrime agli occhi chiedono di ritornare a casa, nella loro casa. Hanno lasciato tutto e visto troppe tragedie. Non è facile per loro stare qui e avere il cuore in Ucraina. Vivere questi momenti è devastante, ce lo siamo detti tante volte. Vogliamo ringraziare le 79 Famiglie, che hanno accolto queste mamme con i loro bambini, le nonne, le zie e anche i giovani ucraini. Avete aperto le vostre case, coinvolto i vostri figli che giocano con altri bambini ed hanno meno barriere di noi per comunicare. Siamo tutti più tecnologici però, riusciamo a comunicare attraverso delle app, a donare calore e sorrisi: questa è la forza dell’AMORE. Solo l’Amore salverà l’umanità in modo che la guerra non metta fine alla stessa umanità.

"L'amore non vive di parole, né può essere spiegato a parole" Madre Teresa di Calcutta

Questa foto racchiude un grande significato, un uomo che si occupa di una piccola creatura, che ancora non può comprendere quanto sta succedendo intorno, per fortuna, e che avvolto dalle coperte ora sente calore. Sarà l’amore a salvare la sua tenera vita, il valore che questo uomo sa conservare nel suo cuore, quella gioia che trasmette per aver deciso di partire, non solo per lavoro, ma per missione. Quest’uomo, tornando a casa, potrà raccontare quanto ha visto, il pianto, la sofferenza, la storia di quelle 105 persone sfollate dalla guerra, ma la parola che non potrà spiegare è proprio quella dell’amore. Quest’uomo ha ancora voglia di ripartire: se saprai osservare i suoi occhi, ti accorgerai che mai dimenticherà questa esperienza. Grazie!!!