Questo è il momento in cui a tutta la popolazione viene richiesto il maggior impegno e la massima responsabilità per arrestare l’epidemia di COVID-19, e il risultato dipende dal singolo comportamento di ciascuno. Assieme alla responsabilità, l’atteggiamento da privilegiare è la prudenza.
Per questo, il miglior contributo che possiamo offrire, per la salute nostra, di chi ci sta vicino, e dell’intero Paese, è rispettare le direttive contenute nel DPCM dell’8 marzo 2020 e successive del 9 e 11 marzo. La prima regola da osservare è l’obbligo di restare a casa evitando gli spostamenti non necessari.
Sappiamo che queste misure eccezionali possono creare difficoltà soprattutto alle persone più fragili. Come Cittadini e come Volontari, possiamo far sentire la nostra vicinanza con una telefonata, con un messaggio e con tutti gli strumenti che la tecnologia o la fantasia ci mettono a disposizione e che consentono di mantenere i legami pur rispettando la distanza. In caso di comprovata necessità, possiamo svolgere piccoli servizi sempre nell’osservanza delle norme di sicurezza.
Insieme, sentendoci parte di una Comunità, possiamo affrontare e superare questa emergenza.
Se non è necessario il nostro spostamento
restiamo a casa e dove è richiesto il nostro intervento agiamo con i dovuti strumenti.
Oggi più che mai il nostro esempio di cittadinanza attiva e responsabile ci aiuterà a superare INSIEME questa emergenza Nazionale.
Per quanto riguarda l’attività associativa, non esiste una direttiva rivolta esplicitamente al volontariato, ma valgono le misure stabilite dai Decreti per la vita sociale:
Alla luce di queste indicazioni:
- Tutte le attività non essenziali delle associazioni, i corsi, le assemblee, le riunioni e ogni altra attività che comporti un assembramento vanno sospese.
- Per svolgere attività non differibili vanno privilegiate misure, come telefono e smart working, che riducano al minimo gli spostamenti.
- Le attività di associazioni che garantiscono alle persone i bisogni primari, come la salute, vanno garantite nel rispetto delle misure igienico sanitarie a tutela degli operatori e degli assistiti e certificando con gli appositi moduli qualora siano necessari spostamenti.
Le persone che sono impossibilitate a recarsi in farmacia, per disabilità o gravi malattie, e non possono delegare altri soggetti, possono usufruire del servizio che consiste nella consegna gratuita dei farmaci a domicilio per casi non urgenti.
Per accedere al servizio si può chiamare il
numero verde 800 189 521. Risponderà un operatore al quale si dovranno indicare le proprie generalità e l’indirizzo dove recapitare il farmaco.
Successivamente l’operatore verificherà quali farmacie vicine al domicilio sono disponibili ad effettuare il servizio. Qualora ci siano farmacie disponibili, l’operatore metterà l’utente in contatto telefonico con la farmacia più vicina al domicilio, alla quale si potrà richiedere la consegna a domicilio dei farmaci.
Sarà la farmacia a concordare direttamente le modalità e i tempi di consegna del farmaco richiesto.
Croce Rossa Italiana in collaborazione con Federfarma e Assofarm ha intensificato il servizio totalmente gratuito di consegna farmaci a domicilio a favore delle persone vulnerabili attraverso il
numero verde CRI per le Persone 800 065510, disponibile h24 e sette giorni su sette.
Segnaliamo di seguito alcune iniziative
attivate per sostenere la cittadinanza in questo periodo:
Comune di Carrè: "
Un metro Vicini" iniziativa a favore di persone Anziane o Disabili prive di Rete Famigliare.
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Comune di Bassano del Grappa: "
Bassano c’è" è un nuovo servizio a favore degli anziani e delle persone con fragilità.
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Comune di Monte di Malo: servizio gratuito di consegna a domicilio di spesa e farmaci per tutto il periodo dell’emergenza Coronavirus per anziani e persone in difficoltà.
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Comune di Sarcedo: "Servizio di spesa a domicilio" per le persone in difficoltà
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Fidas Vicenza: "
Procedure di chiamata alla donazione" Per fronteggiare questa emergenza è necessario il contributo di tutti, specialmente dei donatori di sangue!
Le donazioni in queste settimane sono calate drasticamente, ma il bisogno si sangue non si ferma. È possibile continuare a donare in sicurezza presso i servizi trasfusionali.
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E alcune raccolte fondi per contribuire con un aiuto concreto:
AiutiAMOvicenza La Fondazione San Bortolo, il Comune di Vicenza, il Giornale di Vicenza e Tva si rivolgono ai vicentini, alla loro sensibilità e al senso di solidarietà lanciando una raccolta fondi per affrontare l’emergenza covid 19.
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Mettiamoci la faccia mettiamoci il cuore" - Raccolta fondi per l'emergenza coronavirus per Ospedale San Bortolo di Vicenza
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Emergenza Coronavirus e donazioni a sostegno del servizio sanitario": la Regione Veneto apre un conto corrente dedicato.
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Decreto #IoRestoaCasa,
domande frequenti sulle misure adottate dal Governo
#IoRestoaCasa
DOCUMENTI UTILI
Modulo autodichiarazione
DPCM dell'8 marzo 2020
DPCM dell'11 marzo 2020
COVID-19: indicazioni per la tutela della salute negli ambienti di lavoro non sanitari.
Attività commerciali consentite