“L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? 
Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, 
e le decisioni comportano rischi”

Erich Fromm

Libertà: aprire la finestra e respirare tutto ciò che entra, chiudere gli occhi e sentirsi riscaldare dal sole… stare così per un tempo indefinito, un tempo libero, di pace… un tempo che pare ci appartenga;  possiamo decidere che è così, ma tutto ciò che abbiamo accanto ci condiziona, ci sorprende e a volte siamo impreparati, timorosi e dubbiosi. Non è facile volere la libertà: è più semplice trovarla in alcuni momenti, in qualche situazione amica, di calore… la libertà poi si ferma, frena, incontra quella dell’altro e tu devi decidere cosa fare: vado avanti lo stesso, non curante, o mi preoccupo della libertà degli altri? Impongo le mie idee, pretendo, fino a farci male, a cancellare l’amore per trasformare il tutto, governati da un odio inspiegabile, di possesso, di violenza, disumano e insaziabile. Non c’è definizione per descrivere tutto questo… sarebbe veramente bello avere paura solo delle decisioni e di correre dei rischi. Oggi invece si prendono decisioni per altri, per la vita degli altri, fino ad arrivare a negarla, barbaramente… chi ha il diritto di spegnere un cuore? Nessuno… tu non puoi trafiggere un’anima… non la possiedi così.

Gabriella Mezzalira, presidente 
Maria Rita Dal Molin, direttore