“Il Teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana”
Federico Garcia Lorca
Una poesia che esce da un libro per farsi umana, grazie al teatro, grazie a quel mettersi in gioco, con emozioni graffianti, anche nelle tradizioni, per riportarle ai giorni nostri in quel riconoscersi a distanza di tempo, nei messaggi di valori fondamentali, che alla fine sono sempre gli stessi. La persona con i suoi desideri, con le sue ambizioni, quegli aspetti che appartengono solo a te, che altri osservano, imitano… propongono. Storie di vita che incrociano altre vite, racconti, poemi, che si mescolano attraverso note e al gusto della rima e della dialettica. Potresti raccontarti attraverso un filo d’erba, di un verde magia, che l’attore mostra al pubblico, interrogandolo sulla sua vera natura. Capricci, dispetti, speranze, delusioni, sogni e fantasie e aggiungiamo pure la freschezza e la giovinezza, dall’alba al tramonto della vita, tra le stagioni e le ricorrenze, tra le righe di un foglio piegato, dove immagini il resto del testo e accarezzi la scena che ti avvolge. Che bello poter vivere questa umanità e tramandarla. Chissà quale sarà la prossima poesia.
Gabriella Mezzalira, presidente
Maria Rita Dal Molin, direttore