È sera molte volte nella nostra vita, in questi tempi, in ciò che accade, nelle ricorrenze di ferite, nei momenti del ricordo e dell’impotenza umana. È sera quando l’uomo non riconosce nell’altro se stesso e, pur di schiacciarlo, gli impedisce di vivere, colpendo intere generazioni per affermarsi a discapito della stessa umanità. È sera, un tempo per contemplare e passare ad altro, per osservare e guardare, per respirare in profondità, riuscendo a percepire anche la nostra fragilità, tutta la debolezza dell’essere umani, sotto un cielo stellato Lo stesso cielo, la stessa terra, lo stesso fiore. Tu non parlare… qualcuno si siederà al tuo fianco… e la notte sarà un po’ meno buia.
Gabriella Mezzalira, presidente
Maria Rita Dal Molin, direttore