“Una donna è il cerchio completo. Dentro di lei c’è il potere di creare, nutrire e trasformare.”
Diane Mariechild
Essere donna, oltre le ricorrenze, con la dolcezza e la determinazione, consapevoli che ciò che conta è poter realizzare te stessa, senza barriere, senza scorciatoie, semplicemente perché sei e per chi sei. È tempo ormai di andare avanti non per un riconoscimento dovuto, ma per un diritto di cittadinanza alla pari, perché siamo tutti esseri umani, belli, brutti, alti, bassi, maschi, femmine, di diverse nazionalità, di incroci tra razze, con occhiali o senza, con i capelli lunghi o calvi, ma sempre e costantemente solo umani. Mangiamo, dormiamo, leggiamo, camminiamo, lavoriamo, corriamo, guidiamo, governiamo, amiamo…Lottiamo per ciò in cui crediamo, fatichiamo, gioiamo o versiamo le stesse lacrime e, se ci tagliamo, versiamo pure lo stesso sangue, magari di un gruppo diverso, ma sempre sangue. Ma allora di cosa ci vogliamo occupare? Semplicemente della tenerezza, del rispetto, della gioia di essere noi stessi, permettendo anche agli altri di poterlo essere. Nessuno di noi ha più diritti di un altro. La cura per chi soffre, il rispetto di chi fatica, questo dovrebbe avere la priorità. Il nostro è un viaggio, che può durare poco o a lungo, ma finisce… qualsiasi sia il percorso non rendiamolo più complicato del dovuto. Poi è pur vero che la donna è un cerchio, con il potere di creare, nutrire e trasformare, che sa accogliere e consolare, ma anche farsi confortare nell’immenso abbraccio della vita.
Gabriella Mezzalira, presidente
Maria Rita Dal Molin, direttore