“Non c’è dialogo completo senza una riflessione con se stessi. Perché pensare è dialogare con se stessi prima di dialogare con gli altri.”
Fabrizio Caramagna
Quante volte ci siamo posti questo problema, il dialogo ci porta dentro noi stessi, un viaggio intimo e delicato, che poi ci accompagna verso l’altro. Il dialogo può interessare, può essere necessario e si può evitare: siamo sempre noi a scegliere anche rispetto a chi abbiamo davanti. Nel Volontariato si cerca il dialogo costruttivo, la chiarezza, la profondità e la complicità. Si è abituati a confidare nella condivisione, nel trovare parole “chiave” nel delineare temi che stanno a cuore. È una continua ricerca il dialogo, con il territorio, le istituzioni sia pubbliche che private, con chi ha necessità, con chi chiede un aiuto, con chi avresti la necessità che ti ascoltasse… poi sì! Si pensa, si fanno programmi, si accompagnano frasi e progettualità, nell’intimità, nel silenzio, nello stare dentro ad un clima che ispira o limita, che avvolge, protegge o allontana. Il dialogo in diversi momenti, a livelli diversi. Forse quello che ha più valore e proprio quello che ci invita a pensare per dialogare con noi stessi prima di farlo con gli altri… ma questa probabilmente è un’altra dimensione, per poterci occupare di condividere il dialogo con gli altri, in termini di impegno e di azioni da programmare. Sono tante le riflessioni che si possono aggiungere e il dialogo un modo per comprendere, sempre un po’ di più e così immaginare nuove prospettive.
Gabriella Mezzalira, presidente
Maria Rita Dal Molin, direttore